News. Si è avvalso della facoltà di non rispondere Francesco Giamblanco, 31 anni, genero del boss di Avola Michele Crapula. Nessuna risposta alle domande poste oggi dal Gip del tribunale di Siracusa Carmen Scapellato.
Giamblanco è stato arrestato lunedì sera insieme a Massimo Rubino, 49 anni, per voto di scambio politico-mafioso, nella vicenda che ha coinvolto anche il deputato regionale Giuseppe Gennuso, che rimane agli arresti domiciliari dopo l’interrogatorio di ieri a Catania. In questa occasione il gip ha rigettato la richiesta della difesa che ricorrerà al Riesame. L’avvocato Flaccavento aveva chiesto la revoca della misura cautelare per Gennuso, motivandola in particolare sul fatto che il deputato regionale dopo aver raggiunto il quarto mandato all’Ars avrebbe consolidato un numero storico di voti su Avola non indifferente.
L’indagine, condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri dall’ottobre al dicembre 2017, ha evidenziato che in occasione delle elezioni del Presidente e dei deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana tenutesi il 5 novembre 2017, Francesco Giamblanco, esponente del Clan Crapula attivo nel territorio di Avola e genero del capo clan Crapula Michele, prometteva di procurare voti in cambio dell’erogazione di denaro e di altre utilità. Gennuso accettava la promessa mentre Rubino si poneva quale intermediario tra le parti ed esecutore dell’accordo. Al termine della contesa elettorale il deputato Gennuso otteneva la rielezione per un nuovo mandato. Dopo la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare Giamblanco Francesco veniva condotto presso il carcere di Bicocca-Catania.