Il fenomeno del furto di agrumi, che colpisce i produttori agricoli di questa provincia depredati della produzione e danneggiati a lungo termine perché i ladri effettuano la raccolta devastando irreparabilmente le piante, è stato particolarmente attenzionato dalla Questura di Siracusa che, dopo le indicazioni pervenute dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubbliche, presieduto dal Sig. Prefetto, ha fatto scattare maggiori misure di sicurezza anche a seguito del duplice omicidio e del tentato omicidio avvenuti nelle campagne del lentinese nel febbraio scorso.
La Polizia di Stato ha messo in campo dedicati servizi finalizzati alla vigilanza ed al controllo delle aree rurali e coltivate ad agrumi, in particolar modo nella zona sud della Provincia aretusea e nelle campagne della zona nord confinanti con la provincia etnea.
Sono state eseguite anche verifiche sull’intera filiera di produzione e vendita agrumicola, con controlli effettuati sia nei mercati rionali che nei centri di grande distribuzione, che hanno consentito un innalzamento del livello di sicurezza riguardo alla genuinità ed alla provenienza dei prodotti immessi alla vendita al dettaglio.
In tale contesto, nella tarda serata di ieri, a seguito di una segnalazione di furto di limoni, agenti del Commissariato di P.S di Avola hanno denunciato due avolesi, rispettivamente di 49 e 27 anni, sorpresi in contrada Renna in possesso di arnesi atti allo scasso.
Alle ore 3 odierne, nella medesima località, gli uomini del Commissariato hanno arrestato, in flagranza di reato di furto di limoni, T. A., di 55 anni, T. A,, di 57 anni, P. S., di 54 anni e F. G., di 37 anni, tutti catanesi e già noti alle forze dell’ordine.
I quattro ladri avevano già caricato in due autovetture oltre 2 tonnellate di limoni che sono già state restituite al legittimo proprietario.
Nel corso delle concitate fasi dell’arresto, T. A. ha opposto una strenua resistenza nei confronti dei poliziotti colpendo uno di questi al volto e pertanto è stato denunciato anche per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
T. A., invece, è stato anche denunciato per avere minacciato uno dei proprietari del fondo agricolo in presenza degli agenti.