Avola. Papa Francesco è il “Papa di tutti”, dà conforto a tutti coloro che soffrono o hanno subito traumi che rimarranno indelebili come un marchio sulla pelle, proprio come le vittime di violenze.
Papa Francesco è solito incontrare in maniera riservata, diverse volte al mese, le vittime di abusi. A confermarlo è proprio la sala stampa della Santa Sede: “Le ascolta e cerca di aiutarle a sanare le gravi ferite causate dagli abusi subiti” ha spiegato il direttore, Greg Burke.
“E’ un atto d’amore e di vicinanza che dovremmo fare tutti – ha commentato don Fortunato Di Noto nel corso di un intervista rilasciata a Vatican News, nonché fondatore dell’associazione “Meter”, da sempre impegnata nella lotta alla pedofilia – . Quelle ferite sulle quali il Papa si china, ragiona don Fortunato, “durano nel tempo e difficilmente si possono superare. Francesco fa un atto profetico, da pastore. E ogni vescovo del mondo dovrebbe imitarlo, dimostrando così che esiste una Chiesa-madre capace di un segno in grado di oltrepassare l’ipocrisia che circonda questo turpe fenomeno”.
“L’abbraccio del Papa alle vittime deve essere la molla per spingere ogni uomo ad impegnarsi contro questa piaga del secolo. Non solo con la preghiera e l’accoglienza – ha continuato don Di Noto – ma anche con la denuncia. Forte denuncia. Come quella che faremo in Piazza San Pietro il prossimo 6 maggio in occasione della 22.ma Giornata per i bambini vittime della violenza e dello sfruttamento”.
Don Fortunato di Noto insieme alla sua associazione “Meter” è sempre impegnato in prima linea per denunciare e arginare gli episodi di pedofilia, come l’inchiesta avviata dalla Procura Distrettuale di Catania a seguito di una sua segnalazione circa la presenza sul web di un forum contenente un archivio con all’interno foto e video pedopornografici.
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