E’ chiaro che il decreto può essere migliorato – aggiunge il sindaco – . E in questo caso, ad esempio, le risorse a favore delle amministrazioni comunali per far fronte alle continue esigenze locali con dei poteri da implementare in tema di ordine pubblico sono da verificare.
Ma il tema, oggi, è cercare di affrontare l’accoglienza garantendo quella sicurezza minata in questi anni, flussi programmati e una gestione dell’immigrazione che eviti il disagio sociale nelle comunità.
Accoglienza che deve essere capace di integrare e includere. E in tal senso la mia città, con il centro Sprar, ha dimostrato negli anni di saper fare bene integrazione e inclusione.
È importante – ancora Luca Cannata – accogliere donne, bambini, tutti coloro che scappano dalla guerra e dai soprusi e vengono da noi per trovare libertà e diritti, ma questa equiparazione non può avvenire con i migranti economici o i colpevoli di reati. In tal caso l’accoglienza deve essere normata e deve tutelare le nostre comunità, il nostro territorio, le nostre tradizioni e le nostre radici.
Noi dobbiamo garantire e tutelare innanzitutto i diritti dei nostri concittadini e allo stesso tempo – conclude il sindaco di Avola – non girarci dall’altra parte verso chi viene, cercando libertà e civiltà, ma con regole certe e rispettose della sicurezza di tutti”.