News. Il pregevole dipinto raffigurante “L’Esaltazione della Santa Croce” della chiesa dei Cappuccini di Avola, opera di fine Cinquecento attribuita al pittore fiammingo Frans van de Kasteele (Bruxelles 1541 ca. – Roma 1621), detto anche “Francesco da Castello”, rappresenta la città e la provincia di Siracusa alla mostra “Sicilië pittura fiamminga” che si terrà nel Palazzo Reale di Palermo, dal 28 marzo al 28 maggio 2018. Un patrimonio artistico che riguarda il periodo cronologico che va dal Quattrocento al Seicento. Il percorso espositivo che si sviluppa attraverso due nuclei tematici, strettamente legati fra loro: da un lato le opere presenti in Sicilia riconducibili al collezionismo e alla committenza artistica, dall’altro gli artisti di origine fiamminga e olandese, pienamente attivi e inseriti nel tessuto storico-sociale a partire dagli anni centrali del Cinquecento. L’esposizione a Palermo è promossa dalla Fondazione Federico II di Palermo e dell’Assessorato regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, è curata da Vincenzo Abbate, Gaetano Bongiovanni e Maddalena De Luca.
Nella chiesetta di Avola, e in particolare nell’Abside è possibile ammirare la tela attribuita al pittore fiammingo. Nella Chiesa, inoltre, sono presenti altre tele raffiguranti “San Francesco in estasi”, “Maria insieme ai Santi Francesco e Rosalia” e “La Madonna col Bambino Gesù insieme a San Felice di Cantelice”. Sotto l’Altare è posta una riproduzione contemporanea dell’ “Ultima Cena di Cristo”. La parte più bella di questa chiesetta è senza dubbio l’Altare Maggiore, dove è presente un Tabernacolo a forma di chiesa intarsiato in legno e in tartaruga con la tecnica detta “a punti d’aghi”, unico esemplare in Sicilia nel suo genere (opera attribuita all’ebanista Fra’ Giuseppe da Ragusa che lo scolpì nel 1667). Ai lati di esso si trovano due tele raffiguranti “Santa Venera” e “Santa Lucia” sotto le quali sono posti rispettivamente due quadretti che raffigurano “San Francesco d’Assisi” e “San Corrado Confalonieri”.
La scheda relativa al dipinto è stata realizzata dalla storica dell’arte Francesca Gringeri Pantano. Attraverso un minuzioso lavoro su documenti di archivio, la dott.ssa Gringeri Pantano ha ricostruito la storia della tela. La committenza può essere attribuita alla fondatrice del convento, la marchesa Maria d’Aragona de Marinis, per la chiesa della Santa Croce del Convento dei Cappuccini dell’antica Avola (aperta al culto nel 1587).
L’edificio fu raso al suolo dal terremoto del 1693. Sopravvissuto al sisma, il quadro fu posto nella nuova chiesa della Santa Croce dell’ex Convento dei Cappuccini. “Siamo orgogliosi del fatto che l’importante esposizione di Palermo “parli” un po’ anche della nostra città” dice il sindaco Cannata. “Stiamo valutando l’idea di coinvolgere le scuole e ho dato mandato all’assessore alla pubblica istruzione Caldararo l’opportunità di coinvolgere gli studenti avolesi per visitare questa mostra per conoscere il mondo dell’arte fiamminga”