News. “E’ facile prendersela con i più deboli…e se domani fossi tu?”. E’ il titolo del progetto dedicato al bullismo e cyberbullismo, rischi e prevenzione e forme di tutela di un fenomeno in costante crescita. Una due giorni di incontri con esperti, realizzato con il sostegno del sindaco Luca Cannata e dell’assessore alle politiche sociali Simona Caldararo, con la partecipazione dell’associazione “Il Cammino” e del Centro di mediazione pluridisciplinare di Sicilia.
Si comincia oggi pomeriggio, alle ore 15:30, dopo i saluti del sindaco, dell’assessore Caldararo e l’introduzione del presidente ordine avvocati Siracusa Francesco Favi e Maria Barbara Giardinieri, presidente di “Cammino”; con il Vice Questore Aggiunto Polizia di Stato, Marcello La Bella, con “la polizia postale e il contrasto al cyberbullismo”. Seguirà il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Catania Caterina Ajello con “la responsabilità penale dei soggetti minori per atti di bullismo e cyberbullismo”.
Concluderanno il meeting, il Componente Direttivo “Cammino”, Delia Ginardi con “psicoterapeuta Marika La Rosa “bullismo e cyberbullismo: inquadramento e profili psicologici”, e il giornalista Giuseppe Cascio con “il ruolo del giornalista: interpretazione, argomentazione e applicazione. Come affrontare la notizia su atti di bullismo e cyberbullismo sulla carta stampata”.
Domani sarà la volta dell’introduzione di Padre Giuseppe Di Rosa, vice presidente centro mediazione pluridisciplinare di Siracusa, collaboratore centro mediazione umanistico Jacqueline Morineau, moderatore dell’incontro.
Relatori della giornata, Jacques Salzer – Università Paris XII – Spècialiste en médiation et gestion de conflit, con il tema “la mediazione come strumento di gestione del conflitto”; l’avvocato Salvatore Grande, direttore centro mediazione pluridisciplinare di Sicilia con l’argomento “affrontare il bullismo con la mediazione, l’avvocato e il ruolo di mediatore sociale. Infine, Salvatore Cavallo del centro di mediazione con “i conflitti saperli riconoscere, imparare e gestirli in chiave positiva. La cultura della mediazione prevenzione di bullismo e violenza”.